Mattina tempestosa, cavilli legali che ti fanno inciampare,
cose che ritornano e rincorrono.
Avevo bisogno di lasciar andare e il rumore della matita sulla carta mi calma.
Sempre.
Cosa vedo in quel che ne è venuto fuori?
Questo: lascia andare l'idea di ciò che eri.
(Calvino ispira la matita e i pensieri,
e qui c'è un po' di Maurilia: la città che non sapeva lasciar andare.)
Lasciar andare, la più grande forma d'amore per me, lo sai. Abbraccione Sister
RispondiEliminaHai perfettamente ragione carissima. Un abbraccio anche a te.
Eliminamannaggia alla peppa, ogni volta che mi citi quel libro, mi viene in mente che lo prestai e che non mi è stato più restituito. GRRRRRRRRR! (Vuoi saperlo? da una blogger)
RispondiEliminaMa nooooo non si fanno queste cose! I libri sono sacri!!!
EliminaImparare a lasciare andare, mica semplice.
RispondiEliminaPs mi piace quel bimbo scalzo con i capelli a cipollina :)
Per niente, proprio per niente!
Elimina:-))) Il bimbo ringrazia!